Perché le anatre che popolano il
tratto del Musestre che attraversa il centro di Roncade devono finire nella pancia di
qualcuno? Gli esemplari, maschi e femmine, sono una
settantina, da anni si riproducono con facilità, accettano il pane che i bambini lanciano
in acqua contendendoselo con i grossi pesci |

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che nuotano placidi nelle acque pulite,
trascorrono il loro tempo, a volte, dando vita a schermaglie quasi giocose con i cigni per
il "controllo" del territorio. Il loro unico nemico
è il nemico di ogni bellezza naturale, piccola o grande che sia, cioè l'ottusità.
L'idea mai sradicata che ciò che non è di nessuno può essere tranquillamente sottratto.
Non ci sembra che si stia avvicinando una guerra, è escluso che a
Roncade, negli ultimi 50 anni, qualcuno abbia patito la fame. Eppure.
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Testimoni ben attendibili giurano di aver
visto, anche in pieno giorno, personaggi noti catturare disinvoltamente qualche anatra a
pochi passi dal ponte dell'asilo. Testimoni altrettanto
credibili sostengono che, nell'autunno dell'anno scorso, questa ridicola caccia ad animali
così poco selvatici da andare incontro a chi porta loro da mangiare ha più che dimezzato
la popolazione di anatre del Musestre roncadese. |
Per inciso ricordiamo che, a parte la
connotazione "morale", il gesto ha il nome di un reato, si chiama furto, e che
per questo i numeri di telefono che si possono comporre all'istante sono il112 ed il 113. |
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